WORKSHOP HR CAMP CON SUSA TRASPORTI E AUTAMAROCCHI

I RAPPORTI CON I SINDACATI IN CONTESTI PROBLEMATICI
Giovedì 30 maggio si è tenuto il quarto workshop di HR CAMP in collaborazione con due importanti aziende di trasporti, Susa Trasporti e Autamarocchi.
In una tavola rotonda con Dino Rovina, direttore del personale di Autamarocchi, e Pierluigi Cardoni, direttore generale di SUSA Trasporti, abbiamo trattato un tema centrale per chi si occupa di trasporti: la gestione dei rapporti col sindacato in contesti problematici.
Una questione complessa, che abbiamo affrontato confrontando le esperienze di queste due importanti realtà e i loro differenti approcci alla questione.
SUSA TRASPORTI, LEADER NAZIONALE NEL TRASPORTO RICAMBI PER GRANDI MARCHI AUTOMOBILISTICI
Susa Trasporti è specializzata nella distribuzione di ricambi per l’automotive. Opera per grandi marchi automobilistici ed è leader a livello nazionale in questo settore.
Il settore dell’automotive ha esigenza di tempi rapidi di reazione alle richieste, e negli anni SUSA ha modellato la propria struttura operativa specializzandosi nel rifornire punti di destinazione in zone industriali e nell’organizzazione veloce del trasporto.
L’azienda, nelle sue 43 filiali, conta circa 2000 addetti, e 500 di questi sono dipendenti. Si avvale quindi di terzi fornitori, sia per quanto riguarda gli operatori di trasporto che per la movimentazione e il facchinaggio.
AUTAMAROCCHI, UN MODELLO ORGANIZZATIVO CHE PRIVILEGIA I DIPENDENTI DIRETTI
Diversa la storia e l’identità di Autamarocchi dalla maggior parte delle aziende di trasporto Italiane. L’azienda infatti ha sempre privilegiato la flotta proprietaria e di conseguenza gli autisti come dipendenti diretti. Sono infatti 650 gli autisti e complessivamente circa 900 i dipendenti in Italia.
Autamarocchi ha 2 settori di business prevalenti: il trasporto container e quello a carico completo (FTL).
Opera principalmente nel nord e centro Italia, con un network che la vede presente in tutti i principali porti e interporti, ma anche sui mercati esteri attraverso società controllate in Slovenia, Austria, Ungheria e Croazia.
Le due aziende hanno dunque due differenti modelli di gestione che si fanno forza di diverse modalità di relazione con i sindacati.
SCHEMI RAZIONALI E AFFIDABILITÀ DEGLI INTERLOCUTORI PER INQUADRARE L’ALEATORIETÀ
Tra i temi di maggior interesse, la necessità di costruire uno schema razionale per inquadrare l’aleatorietà, soprattutto in un settore in cui la puntualità è un fattore decisivo.
Fondamentale anche la capacità di coltivare relazioni con controparti che sanno mediare. La trattativa sindacale si basa sull’affidabilità degli interlocutori. Altrimenti spinte contrapposte possono generare fasi di stallo dure da smuovere.
Ma il sindacato non è l’unico depositario dell’interlocuzione con i dipendenti. È necessario che le aziende si facciano carico di questo compito complesso ma essenziale per fare in modo che i propri servizi mantengano gli alti standard che le importanti realtà aziendali di SUSA Trasporti e Autamarocchi hanno condiviso con la nostra scuola.